Selling England By The Pound
Genesis – 1973
Copertina Originale: Betty Swanwick
VALORE VINILE DA COLLEZIONE
TESTI, TRADUZIONI E SIGNIFICATO BRANI
- Vacanze estive
- I Genesis alla prova del tempo
- La copertina di Selling England By The Pound
- I brani di Selling England By The Pound
- Dancing With The Moonlit Knight
- I Know What I Like (In Your Wardrobe)
- Firth Of Fifth
- More Fool Me
- The Battle Of Epping Forest
- After The Ordeal
- The Cinema Show
- Aisle Of Plenty
Questo è il terzo e penultimo viaggio della saga delle Copertine Dei Veri Genesis In Quattro Album.
Paul Whitehead, autore delle ultime tre copertine dei Genesis, è negli Stati Uniti.
La distanza tra Londra e l’America è enorme, ma anche se Whitehead fosse rimasto nella capitale inglese i Genesis non l’avrebbero richiamato perché vedevano la copertina di Foxtrot era un po’ debole.
come cambiano le cose in un anno, vero?
Grandi cambiamenti: i Genesis si ritrovano con una maturità diversa e tanto, tantissimo tempo a disposizione. Non lo perdono per trovare la copertina di Selling England By The Pound.
Vacanze Estive
Dancing With The Moonlit Knight si apre con la voce di Peter Gabriel e sembra quasi la colonna sonora di un film drammatico, romantico e triste che parla di una nazione allo sbando.
Le otto canzoni di Selling England By The Pound parlano della crisi di un paese anche se composte in un periodo molto sereno.
Sono i compiti per le vacanze dei Genesis nell’estate 1973.
Il gruppo aveva chiuso l’anno accademico ’72-’73 con il tour di Foxtrot: successo in tutta Europa e prime date negli Stati Uniti.
I professori della critica musicale però li rimandano a settembre, cercando paralleli con altri gruppi progressive rock degli anni 70: Emerson Lake & Palmer, Jethro Tull, Pink Floyd e chi più ne ha, più ne metta.
I Genesis si prendono il tempo dovuto (tanto tempo) e rispondono il 28 settembre, alla loro maniera, con eleganza e originalità.
Selling England By The Pound spazzerà via critiche, paralleli e dubbi.
Comporre Selling England By The Pound: i Genesis alla prova del tempo
Il tour di Foxtrot finisce nel maggio 1973 e la casa discografica Charisma Records fa un regalo ai Genesis: il tempo.
Steve Hackett lo chiama “il bacio della morte”: tre mesi per comporre è bello ma pericoloso.
Per un gruppo che vive in tour c’è il rischio di rilassarsi, di slegarsi, di perdersi in mille distrazioni.
Ogni tanto va ricordato che il più giovane, tale Phil Collins, ha solo 22 anni e gli altri hanno solo un anno in più di lui.
Proprio Phil Collins durante la composizione di Selling England By The Pound forma un duo con Peter Banks, membro degli Yes, facendo credere all’altro Banks (Tony) che stesse per lasciare la band.
Ma per fortuna…
…il batterista non fa nessuna pazzia e il gruppo si riunisce in tre mesi di composizione per puntare alla perfezione, ma con il rischio di sprecare tempo, cosa che puntualmente accade, come i bambini passano tutta l’estate a cazzeggiare per lanciarsi sui compiti nelle ultime due settimane.
I Genesis se la prendono comoda e non senza difficoltà: molto tempo e poche idee, discussioni su alcuni brani, profondità e complessità portati a un livello superiore.
Le giornate a comporre sembrano infinite, ma alla fine in tracklist ci sono otto nuovi brani.
Solo otto canzoni raffinate e curate nei minimi dettagli.
Il gruppo parte da qualche riff di Steve Hackett durante il tour e dalla prima versione di Firth Of Fifth, bocciata in Foxtrot ma rifatta in modo che sia impossibile scartarla.
Selling England By The Pound è definito come l’album rock progressivo più raffinato di tutti i tempi, perché con eleganza i Genesis parlano della deriva culturale e morale dell’Inghilterra negli anni 70.
I testi sono ancora più profondi del solito, difficili da interpretare (e non ti dico da tradurre), con giochi di parole, continui avanti e indietro nel tempo e i neologismi.
Peter Gabriel unisce due parole per inventare termini che non si possono tradurre:
- Unifaun (Uniform e Faun)
- Robbing Hood (metà tra Robin Hood e robbing “rubare”)
…solo per fare due esempi.
I Genesis perfezionano in modo maniacale gli otto brani di Selling England By The Pound, e questo dice molto sulla tranquillità del periodo.
Per dire tutto ciò che i Genesis dicono sulla loro amata, globalizzata Inghilterra ci vuole un periodo di riflessione e di calma, bastano due o tre mesi.
Ci vuole ironia per scherzare su cose di cui non si dovrebbe scherzare. Usano tanta ironia, soprattutto con le parole di Gabriel al culmine del sarcasmo in The Battle Of Epping Forest.
L’album è in produzione ad Agosto 1973 (impeccabile anche la produzione) e Peter Gabriel si imbatte in una copertina perfetta. O quasi.
La copertina di Selling England By The Pound
La copertina di Selling England By The Pound, come le ultime tre cover dei Genesis, è un dipinto, ma questa volta Paul Whitehead non c’entra.
Il titolo è The Dream (il sogno) ed è un quadro di Betty Swanwick molto prima che Peter Gabriel lo veda e ne rimanga folgorato.
The Dream racconta visivamente la storia di I Know What I Like (In Your Wardrobe), secondo brano di Selling England By The Pound.
L’immagine non è stata creata per il gruppo ma in qualche modo sembra fatta apposta per loro, un po’ come il titolo dell’album.
Gabriel aveva notato la scritta “Selling England By The Pound” in un manifesto laburista a Londra e pensa che l’Inghilterra si sta svendendo agli altri paesi, anno dopo anno.
Quella frase è già il titolo dell’album.
Con il quarto dipinto come copertina, i Genesis danno un’altra stoccata alla società inglese dopo Nursery Cryme e Foxtrot, ma questa volta niente croquet o caccia alla volpe.
Selling England By The Pound è un colpo profondo su temi più importanti e complessi.
Il Giardiniere
Un uomo dorme sulla panchina di un giardino, tosaerba e forca vicino a lui.
Sembra vestito con abiti umili, quasi poveri, forse non ha un posto fisso dove dormire.
C’è una tazza sotto la panchina, per l’elemosina.
Nello sfondo del parco, due file di alberi formano una specie di corridoio con tante persone una di fronte all’altra.
Le persone sembrano discutere e parlare, magari proprio dell’uomo che dorme sulla panchina visto che è l’unico “spettacolo” lì intorno.
Una donna aristocratica con cappello e ombrellino lo osserva più da vicino, la tipica donna di alta borghesia che guarda il resto della società con distaccato interesse, tanto che sembra prendere il volo con quell’ombrellino perché quelle sono cose che non le interessano.
Interessarmi del ceto sociale medio-basso? Chi, io?
In questa immagine c’è la quintessenza inglese secondo Betty Swanwick e i Genesis.
Significato
Gabriel e compagni vedono una nazione in una fase di profondo cambiamento negli anni 70, con la globalizzazione galoppante e il consumismo che le sta dietro.
La società sta vendendo pezzi morali e culturali dell’Inghilterra per soldi, interessi economici e successo commerciale.
Selling England By The Pound: svendere l’Inghilterra un tanto al chilo, alla libbra, un po’ come essere al banco della carne in un supermercato.
The Dream è il sogno dell’uomo sulla panchina ma anche il sogno di un Inghilterra diversa, meno ipocrita e con meno controsensi.
Per Betty Swanwick nel quadro ci sono pignoleria e mania di grandezza, due tratti comuni della società inglese.
Una nazione che sembra inflessibile ma in realtà piegata al volere di paesi più potenti, soprattutto a sua Maestà The United States Of America.
La società inglese è pignola ma nasconde una superficialità di fondo (l’erba inglese, quasi finta da quanto è perfetta), credendo di sapere tutto delle classi sociali più povere e avendo l’arroganza di decidere la vita di altre persone.
I Know What I Like (In Your Wardrobe) racconta proprio la storia di Jacob, un tagliaerba che ama il suo lavoro ma è influenzato dalla società che lo spinge a fare altro.
Il dipinto infatti racconta visivamente questa storia, un uomo che vuole essere lasciato in pace, ma altre persone lo disturbano.
It’s one o’clock and time for lunch,
When the sun beats down and I lie on the bench,
I can always hear them talk.
Quando Peter Gabriel vede per la prima volta il quadro, fa un immediato collegamento:
“When The Sun Beats Down And I Lie On The Bench…” (quando il sole va giù e giaccio sulla panchina…)
E subito dopo:
“I’m just a lawnmower you can tell me by the way I walk” (sono solo un tagliaerba, lo puoi vedere da come cammino)
Sono proprio le parole di I Know What I Like (In Your Wardrobe), secondo brano del loro nuovo album che ancora deve venire alla luce.
Anche se il quadro originale è a tema religioso, come tutte le altre opere di Betty Swanwick, Gabriel chiede all’autrice di aggiungere tosaerba e forca per adattarla meglio al brano.
Si dice che nel mondo non ci sia più traccia del dipinto originale (senza attrezzi da giardiniere) ma solo come copertina di Selling England By The Pound.
Non è che gli originali sono stati rubati come con la copertina di Foxtrot?
I brani di Selling England By The Pound
Che strani aggeggi, gli album.
Puoi ascoltarli una vita solo per la bellezza della musica senza per forza sapere cosa significano.
Prendi Selling England By The Pound per esempio.
È facile pensare che sia un album rilassato e spensierato, come il periodo in cui è stato composto.
Ma è come miele avvelenato.
La dolcezza e melodia della musica che questi ragazzi propongono al top della loro affinità, i testi a metà tra mitologia e attualità, la perfezione di esecuzione nascondono una storia di rabbia e delusione.
Un disappunto velato, educato, da parte di cinque ragazzi cresciuti negli ambienti più altolocati di Londra, gli stessi ambienti che ora stanno criticando.
Vediamo allora il significato degli otto brani di Selling England By The Pound.
Nel tour dell’album è Britannia a raccontare questa storia, protagonista del primo brano Dancing With The Moonlit Knight.
(Ogni brano ha il link che ti conduce al testo, traduzione e significato)
Dancing With The Moonlit Knight
Una donna con mantello, elmo piumato e una lunga forca.
È truccata, il viso completamente bianco, lineamenti simili a Peter Gabriel.
Dice di essere “la voce della Gran Bretagna prima del Daily Express”.
“My name is Britannia. This is my song: Dancing With The Moonlit Knight”.
Questa parte non c’è nell’album, è solo il modo di Gabriel di presentare il nuovo album perché pubblico e storia diventino una cosa sola.
L’album al contrario inizia in modo essenziale, a cappella, con il brano che più di tutti si chiede dove andrà a finire l’Inghilterra.
Dancing With The Moonlit Knight si apre con la voce di Peter Gabriel che fa un’unica domanda ma davvero significativa:
“Can You Tell Me Where My Country Lies”?
Puoi dirmi dove si trova la mia patria?
L’atmosfera di fiaba raccontata da una dolce chitarra e una batteria conquista tutto il brano.
“É con me!” grida la Queen Of Maybe. La “Regina del Forse” è la regina delle possibilità.
Possibilità vista come tentativo commerciale, occasione di carriera, ricerca del successo e le miliardi di porte che il successo può aprire.
Queen of Maybe è solo il primo gioco di parole dell’album: la Regina di Maggio (Queen of May) è un’importante figura femminile della tradizione inglese, dedicata alla primavera.
Britannia si chiede che fine hanno fatto i suoi connazionali.
Cittadini di “speranza e gloria” o almeno lo erano, ora invece sono molto più attenti a mangiare con eleganza e senza far rumore nei fast food Wimpey, una catena di fast food che all’epoca è simbolo di globalizzazione e degrado.
La globalizzazione sta mangiando e conquistando tutto, come una volta l’impero britannico conquistava tutto.
E nel frattempo l’Inghilterra viene digerita, “Digesting England by the pound…”
È uno scontro tra vecchia e nuova generazione ma Peter Gabriel non vede così tanta differenza, perché i giovani sono attenti a “mangiare bene” e i vecchi a “vestirsi bene”:
Young man says “you are what you eat” eat well
Old man says “you are what you wear” wear well
Soprattutto a nessuno frega niente del destino della tua nazione, l’importante sono i piaceri della vita per non vedere lo schifo e non provare vergogna.
You know what you are, you don’t give a damn
Bursting your belt that is your homemade sham
L’Inghilterra si è svenduta talmente tanto che anche il Vecchio Tamigi sembra affondare.
Poi l’album cambia ritmo, e da una tranquilla marcia si trasforma in una corsa: a volte un trotto, altre volte un galoppo, si corre a diverse velocità in Selling England By The Pound, sempre con una melodia fresca e pulita di fondo.
I Know What I Like (In Your Wardrobe)
Abbiamo già parlato di Jacob, un giovane giardiniere che ama ciò che fa ma costretto a vivere in una società che lo vuole diverso.
There’s always been Ethel:
“Jacob, wake up! You’ve got to tidy your room now.”
And then Mister Lewis:
“Isn’t it time that he was out on his own?”
I can always hear them talk.
C’è chi lo spinge a puntare più in alto, in qualche improbabile carriera nel settore delle scale di sicurezza, piuttosto che fare l’umile giardiniere…
Sunday night, Mr Farmer called, said:
“Listen son, you’re wasting your time; there’s a future for you
In the fire escape trade. Come up to town!”
Ma lui sta bene così e ha imparato che l’azzardo paga quando stai vincendo:
But I remembered a voice from the past;
“Gambling only plays when you’re winning”
Il titolo “I Know What I Like (In Your Wardrobe)” vuol dire: so cosa mi piace nel tuo armadio, vestiti come dico io, e fai della tua vita quello che voglio io.
Firth Of Fifth
Se c’è una canzone che rappresenta Selling England By The Pound è senz’altro Firth Of Fifth.
Uno dei migliori esempi del potenziale Genesis e per molti una delle migliori canzoni puramente rock progressive della storia.
Il merito del disco è di tutti i Genesis ma questa canzone è un discorso tra Banks e Hackett, che fanno a gara su chi suona il pezzo migliore.
In Selling England By The Pound, Tony Banks porta per la prima volta i sintetizzatori, che danno quel tocco ancora più raffinato e onirico all’album.
Lo fa con garbo, non togliendo spazio al suo amato mellotron e all’immancabile organo Hammond.
Il brano è una rara combinazione di assoli diversi.
L’inizio di Fifth Of Firth è un complesso, melodico e ritmato assolo di Banks a cui segue il bellissimo assolo di flauto di Gabriel e poi la ciliegina sulla torta di Steve.
L’assolo di Hackett è una cosa delicata che ti prende per mano e ti porta in questo racconto dal titolo intraducibile, perché ancora un gioco di parole tra l’estuario del fiume scozzese Forth, chiamato Firth Of Forth.
I Genesis giocano con l’assonanza di “forth” a “fourth” (quarto) e la cambiano in “fifth” (quinto).
La canzone è una metafora dello scorrere di una vita umana come fosse un fiume che inevitabilmente finisce in mare.
More Fool Me
I fan storici drizzano le antenne e grazie al magico senno di poi, diranno:
“I Genesis e il pop? Un cambio di genere si poteva vedere già da Selling England By The Pound… ascoltate quella More Fool Me se non sembra una canzone più pop che rock…”
I Genesis non sono mai stati vicini al pop come in questo momento.
L’unico momento in cui si allontanano dai temi di Selling England By The Pound.
More Fool Me è una canzone d’amore dal primo all’ultimo secondo, cantata solo da Phil Collins.
Ed è la prima volta.
The Battle Of Epping Forest
Questa canzone parla di una battaglia tra band di Londra, fatto realmente accaduto qualche anno prima nella capitale.
La band rivali lottavano nella zona Est di Londra, nota per la Foresta Epping, una specie di moderna Foresta di Nottingham, territorio di passaggio, voluto da tutti e campo di battaglia per il suo controllo.
Gabriel voleva raccontare la vera storia ma non trova documenti allora inventa parte del racconto e i personaggi Liquid Len, Harold Demure, The Bethnal Green Butcher.
Gabriel si presenta con qualcosa simile a un piccolo romanzo, un manoscritto di circa 900 parole da mettere in musica.
Non ai livelli del testo di Supper’s Ready ma lo stesso un bel fascicolo.
Phil Collins pensa sia complicato inserire una melodia in un testo così lungo e allora tutti e cinque sviluppano un complesso insieme di musica, diverse parti strumentali e anche una marcia per portare la canzone al lancio di moneta nell’ultima strofa.
After The Ordeal
Brano strumentale scritto da Hackett e per forza di cose (povero Steve) oggetto di discussioni.
Gabriel e Banks ritengono di dover escludere il brano, soprattutto Banks pensa che avrebbe rovinato la lunghezza dell’album su disco in vinile.
E di conseguenza il suono.
Steve Hackett (per fortuna) insiste e il suo brano, l’unico scritto interamente da solo, è inserito come compromesso ma solo dopo aver deciso la lunghezza di The Cinema Show, canzone molto più amata dagli altri.
Molti anni dopo Banks dirà che Selling England By The Pound su vinile suona un po’ grezzo perché ci sono troppi minuti incisi.
Per essere precisi ci sono 4 minuti e 7 secondi di troppo, la lunghezza di After The Ordeal.
Banks, che non avrà mai parole dolci per la musica di Steve Hackett, pensa che la colpa del suono approssimativo di Selling England By The Pound sia proprio il compromesso con After The Ordeal.
Beh, Tony Banks criticherà anche la sua Firth Of Fifth, uno dei pezzi migliori non solo dei Genesis ma di tutto il genere rock progressive.
Hackett vince una sua piccolissima battaglia ma non sarà sempre così.
Tra qualche anno, quando Gabriel non ci sarà più, Steve farà sempre più fatica a proporre il suo stile agli altri.
La mancanza di spazio per le sue canzoni, al contrario di tutte le cose scritte da Collins, Banks e Rutherford, sarà il principale motivo della sua uscita dai Genesis.
Steve non vuole essere chitarrista eseguendo musica di altri.
E alla fine and then they were three…
The Cinema Show
L’unica canzone in cui Peter Gabriel lascia la penna a Banks e Rutherford per il testo.
È la storia dell’appuntamento al cinema tra due ragazzi e la speranza per lui di proseguire lo spettacolo una volta arrivati a casa.
A parte Romeo e Juliet di William Shakespeare, ci sono obliqui riferimenti a The Waste Land del poeta Thomas Stearns Eliot e a Tiresia, uno dei suoi protagonisti.
Tiresia è un indovino cieco della mitologia greca, trasformato in donna dopo aver assistito a un accoppiamento tra due serpenti e avere ucciso la femmina.
I Genesis citano il mito in questa strofa:
Take a little trip back with father tiresias,
Listen to the old one speak of all he has lived through.
I have crossed between the poles, for me there’s no mystery.
Once a man, like the sea I raged,
Once a woman, like the earth I gave.
But there is in fact more earth than sea.
Dal maestoso finale di The Cinema Show ti ritrovi senza saperlo in Aisle Of Plenty.
Il corridoio di abbondanza. L’ultimo, disilluso, anche un po’ inquietante avvertimento al proprio Paese.
Aisle Of Plenty
Selling England By The Pound non è un concept album ma ci va molto vicino.
I brani sono facce dello stesso colore nello stesso cubo, tranne More Fool Me che ha un colore diverso.
L’inizio di Aisle Of Plenty si congiunge a Dancing With The Moonlit Knight.
“I don’t belong here, said the Tessa out loud”
Non appartengo a questo posto, disse Tessa ad alta voce
Dove Tessa è un gioco di parole per nominare la catena globale di supermercati Tesco.
L’ultima strofa di Aisle Of Plenty, voci di Gabriel e Collins distorte in mezzo alla musica e quasi incomprensibili, è una lista della spesa con vari prodotti messi in vendita con quantità e prezzo.
Costata di manzo inglese tagliata a 47 pennies alla libbra
Biscotto Peek Freans formato famiglia da 17 e mezzo a 12
Lavastoviglie Fairy formato gigante – da 20 pennies a 17 e mezzo
Gelatina da tavola 4p l’una
Burro Anchor tagliato a 11p per un mezzo
Dolce alla panna della Birds Eye in offerta questa settimana
Probabilmente i Genesis sanno a quale pezzo di Inghilterra corrisponde la gelatina, il biscotto Peek Freans e il dolce alla panna, ma noi possiamo solo immaginare.
Le tre ultimissime parole dell’album sono la risposta alla domanda in Supper’s Ready, del precedente album Foxtrot: “What’s for dinner?”
Alla fine di Aisle Of Plenty, Gabriel risponde: “It’s scrambled eggs”.
Selling England By The Pound: vendesi l’Inghilterra un tanto al chilo.
Una dura critica per loro che non erano mai stati esposti politicamente, e lungi dal cominciare proprio ora che le cose vanno bene.
I Genesis non si erano svenduti, anzi si erano fatti conoscere con album sempre di maggior successo, anche se i critici ancora non li distinguevano da altre band.
Perché la band non lasciò parlare i critici, che facevano paragoni tra loro e il resto del mondo?
Perché i Genesis sono Peter Gabriel, Phil Collins, Tony Banks, Mike Rutherford e Steve Hackett. Non proprio ragazzi senza personalità.
La personalità a volte si mette a sussurrarti nella testa che c’è bisogno di un’altra prova di stile, che Foxtrot non è sufficiente per essere visti come un gruppo unico nel suo genere, dove genere sta per progressive rock.
E se la personalità invece di sussurrarti all’orecchio si mette a parlare ad alta voce, con autorevolezza, non riesci a non starla a sentire.
I Genesis allora compongono Selling England By The Pound, e lo fanno con calma.
È la loro benedizione, la loro consacrazione.
In questo disco si intuisce la prima vena pop dei Genesis, quella cosa che pochi fan storici perdoneranno al gruppo.
Dopo questo album cambierà tutto, e non solo perché nessuno avrà dubbi su di loro.
I dubbi nasceranno proprio dentro i Genesis.
Mancano solo pochi mesi al loro primo e unico, ambizioso, discusso, azzardato concept album: The Lamb Lies Down On Broadway.
I ragazzi sono poco più che ventenni, e chissà cosa avrebbero potuto fare in cinque con tutto quel tempo davanti.
Ma con The Lamb non ci sarà più tempo.
Banks, critica Firth of Fifth(sua creazione), snobba After the Ordeal(pezzo stupendo). Però dice che “Duckes” è il pezzo più bello di tutta la storia dei Genesis. che dire..delirio da artista, oppure mente spudoratamente.
Credo un po’ delirio ma forse con il tempo ha cambiato idea su alcune cose… Banks è il carattere più difficile dei cinque.
Alessandro: grazie di esistere. E di scrivere. Sei puro ossigeno, nell’asfittica abbondanza di nulla che riempie internet.
Complimenti Alessandro. Mi hai fatto capire “qualcosa” di Peter. Un’impresa praticamente impossibile!!