Come è calcolato il numero di giri al minuto e come la velocità di rotazione, le dimensioni del disco e la qualità del suono sono collegati.

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In fase di registrazione di un vinile, la qualità del suono dipende essenzialmente da tre cose:

  1. dalla risposta in frequenza della testina d’incisione (cioè dalla qualità con cui la testina riproduce, in uscita, cioè nel momento in cui incide la musica sul disco, i segnali elaborati in ingresso. Segnali dati dal fonoincisore, ma non preoccuparti della teoria ora)
  2. dal diametro della puntina d’incisione (più ampio il diametro, più la puntina scrive sul disco una quantità maggiore di informazioni musicali, il tutto vuol dire qualità a pacchi)
  3. dalla velocità di rotazione a cui è inciso il disco, ed è questo il punto che interessa a noi oggi

Un disco in vinile viaggia a tre velocità: 78, 45 e 33 giri, in termini di rotazioni al minuto su un giradischi. Occasionalmente il vinile ha girato anche ad altre velocità, ma queste tre sono le più comuni.

Da dove saltano fuori questi numeri?

La risposta è: per lo stato della tecnologia nel momento in cui è nato ognuno dei tre formati di vinile. E per un po’ di calcoli durante la fase di incisione. Inoltre, la vita è fatta di compromessi e gli addetti ai lavori vinilici lo sapevano bene.

Sappiamo che il disco in vinile è il formato musicale più vivo, umano e proprio per questo vulnerabile presente in natura.

Il suono di un 33 giri cambia in confronto ai 45 e gli ormai antichi 78 giri, per la diversa velocità di rotazione del disco. E la velocità impatta sulla qualità e sulla durata. Nei vinili è tutto collegato.

Vediamo allora le differenze di velocità tra vari formati di dischi in vinile e come influenzano il suono.

1.  Formato 78 giri: il più veloce

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FORMATO 78 GIRI
Anno di nascita Primi anni ‘900
Dimensioni 10”
Velocità 78 giri/Minuto
Durata 3 minuti circa per lato
Solchi Circa 4 volte più grandi di un microsolco

Perché i giri devono essere proprio 78

In fase di registrazione la regola è: più la velocità di rotazione aumenta, più aumenta la qualità del disco inciso.

Ai tempi per realizzare i dischi in vinile usavano fonoincisori con motori a 3600 giri al minuto, con ingranaggi a 46:1. In quel periodo storico trovarono la velocità perfetta dividendo la capacità massima della macchina (3600) per il numero di “denti” delle ruote nei suoi meccanismi: 3600/46 = 78,26.

Date il benvenuto a Mister 78 RPM.

Caratteristiche fisiche

  1. Velocità: 78 giri al minuto. Era molto veloce
  2. Solchi: circa 80 solchi 3-4 volte più larghi del classico microsolco di LP
  3. Nascita: inizi del ‘900, una naturale evoluzione dei dischi a cilindro di Thomas Edison di fine ‘800

Il suo acerrimo nemico, un signore che risponde al nome di Emile Berliner, trasformò il cilindro in un piatto, con l’obiettivo di dominare il mercato della musica grazie a un prodotto:

  • Più forte e resistente dei cilindri
  • Più comodo da portare in giro
  • Più facile da conservare: dove prima piazzavi un solo cilindro ora puoi conservare più dischi (piatti) in vinile. Geniale.

I dischi erano in gommalacca, una roba molto grezza, pesante e poco lavorabile rispetto al futuro PVC. Il loro essere “grezzi” obbligava gli addetti ai lavori a tracciare solchi molto larghi, circa quattro volte più grandi dei solchi che tutti conosciamo. Inoltre, anche la velocità doveva aumentare per sfruttare tutte le informazioni incise sui solchi.

Puntina più grande: data la sua velocità (più di una rotazione al secondo) e i solchi molto larghi, occorreva una puntina più grande della classica puntina che conosciamo. Il solco non era ancora un microsolco e ovviamente una puntina troppo sottile non avrebbe nemmeno toccato le larghe pareti del solco, producendo un suono indecente.

Durata di un 78 giri e perché

Con un 78 giri ascoltavi non più di cinque minuti per lato, e questo per due motivi:

  1. i solchi più larghi occupavano più spazio nella superficie del disco. Registrare più minuti di musica era impossibile.
  2. più aumenta la velocità di rotazione del disco, in fase di incisione, più diminuisce il tempo a disposizione per la registrazione

Ma una velocità di rotazione elevata aumenta la qualità del suono, e questo è il lato positivo.

Acustico

Il 78 giri era registrato e riprodotto in modo acustico, cioè senza microfoni e amplificatori, fino al 1925.

Nella fase di incisione sappiamo che la musica non è altro che informazioni registrate e poi trasferite in un disco. Con solchi più larghi c’era spazio per molte più informazioni musicali incise nel disco in vinile. Il volume restava, così, illibato, originale.

Il 78 giri era già in pre-pensionamento nei primi anni ’60, il periodo in cui l’industria musicale si prepara a fare un balzo nel mondo del mercato di massa. La domanda aumenta, la produzione di vinili aumenta di giri, cioè diminuisce di rotazioni per minuto e nasce un altro tipo di vinile.

2.  Formato 33 giri: il più famoso

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FORMATO 33 GIRI
Anno di nascita 1948/1949
Dimensioni 12”
Velocità 33 giri 1/3 / Minuto
Durata 30 minuti circa per lato
Solchi Microsolco

Storia di un compromesso musicale.

La prima versione di Mr. 33 giri (by RCA) è del 1931 ma si trasforma in un mezzo flop per gli strascichi della recessione del ’29. Giusto il tempo di superare la Seconda Guerra Mondiale e le cose cambiano nel 1948.

La Columbia Records si fa la domanda da un milione di dollari: perché non registrare più di una canzone per lato? Perché non incidere un album intero?

Pochi avevano l’idea, o il pensiero, di ascoltare più di un brano per disco.  

In un mondo inondato di singoli e dischi da 5 minuti a facciata, un album con più brani diventa per forza un Long Playing (LP).

Il fonoincisore ha sempre motore a 3600 giri ma un meccanismo rotante a 108 denti. Era semplicemente lo standard all’epoca ed è rimasto tale. Il rapporto per sfruttare al massimo l’apparecchio dà per risultato: 3600/108: 33,33.

Facciamo un bell’applauso al mitico 33 giri. 33 1/3 per la precisione.

La tecnologia permette di incidere da 224 a 300 microsolchi sul disco (non più 80 come nel 78 giri). Il disco inoltre è leggermente più grande del 78rpm (da 10 a 12 pollici). Questi due fattori combinati insieme danno la possibilità di incidere circa 30 minuti per facciata, un eternità.

E quanto a qualità del suono di un 33 giri?

Il disco è realizzato a una velocità di registrazione inferiore, per cui si è dovuto accettare un giusto compromesso, sacrificando un po’ di qualità per maggiore durata. Come sempre, meno velocità di registrazione, qualità del suono più bassa.

La puntina sarà più piccola, in grado di scorrere tra i microsolchi. Una puntina da 78 giri avrebbe rovinato il disco. Inoltre, c’è un’altra sostanziale differenza:

  1. la puntina del 78 giri toccava le pareti del solco in modo irregolare, sfruttando non al massimo le informazioni incise. Ricordiamo che i solchi erano circa 3 o 4 volte più larghi di un microsolco
  2. la puntina da 33 giri scorreva nel solco toccando le pareti destra e sinistra contemporaneamente, acchiappando tutti i dati musicali incisi. Questo compensava in parte la perdita di qualità dovuta a una velocità minore di registrazione

3.  Formato 45 giri: la maggiore qualità

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FORMATO 45 GIRI
Anno di nascita 1948/1949
Dimensioni 7”
Velocità 45 / Minuto
Durata 5 minuti circa per lato
Solchi Microsolco

Perché 45 giri:

Perché era la velocità perfetta per sfruttare al massimo la fase di registrazione, mantenendo la massima qualità del suono.

Velocità “perfetta” cioè ottimale, risultato di un calcolo matematico in base alla seguente regola:

L’uso ottimale di un disco che gira a velocità costante (la velocità di rotazione è fissa) si ha quando il diametro interno (dove c’è l’etichetta) è pari alla metà del diametro esterno (la superficie dove ci sono i solchi incisi).

La superficie di un 45 giri da 7 pollici è infatti occupato per la metà dall’etichetta, in modo che questa regola sia valida.

La durata non è un problema nei 45 giri, perché stiamo parlando di un brano singolo. Non c’è nessun compromesso tra durata e qualità come nell’LP.

Non preoccupiamoci di come sono arrivati a questo calcolo. É un discorso più complesso che tira in ballo i millimetri di un microsolco, le distorsioni e la larghezza di banda.

Il risultato da tenere a mente è che un disco più piccolo con un foro più grande al centro raggiungeva il massimo dell’alta fedeltà in fase di registrazione.

  1. microsolchi distribuiti in una piastra di dimensioni più piccole (7 pollici in confronto ai 12 dell’LP): banalmente, c’è più musica per pollice, quindi le informazioni sono più concentrate in uno spazio più piccolo e questo vuol dire qualità
  2. il 45 giri è registrato a una velocità maggiore del 33 giri, la qualità del suono aumenta: per ogni secondo di registrazione è incisa più musica, e anche questo significa qualità

E tu cosa preferisci ascoltare? 33 giri o 45 giri? Ascolti un 78 giri?

Lo so, tante domande, ma c’è un motivo.

La prossima volta ci faremo le domande più bizzarre e incredibili sul disco in vinile e proveremo a trovare le risposte.

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