Alcuni motivi per cui sei in un blog sulla musica un po’ particolare.

È la prima volta che arrivi qui?

Sei qui di proposito, per caso (magari per sbaglio), e scommetto che ora ti stai chiedendo che diavolo stia succedendo qui.

La mia è solo curiosità, e siccome qui sei nel mondo delle curiosità, qualunque sia la risposta la conclusione non cambia.

Se lascerai questa pagina per leggere anche una soltanto delle storie di questo blog sulla musica ti accorgerai che non è un blog sulla musica qualsiasi.

Sì, Legendary Cover è qualcosa di diverso da tutto quello che c’è in giro.

Certo, si parla di musica, un universo infinito, fatto di inesauribili galassie, con dentro migliaia di mondi, che hanno sempre un numero di dimensioni superiore a uno.

E la figata è che ci sono migliaia di modi per percorrere ogni dimensione.

Pensaci. Un album è solamente un insieme di canzoni senza una storia?

No, mai, o quasi mai.

L’universo è la musica, le galassie sono i generi musicali, i mondi sono gli album.

Le storie delle copertine dei dischi (in vinile nel nostro caso) degli artisti e degli album sono le dimensioni.

Questo posto, Legendary Cover, è come una navicella che si muove in queste dimensioni, e ti racconta storie, sperando di divertirti, di farti passare qualche bel minuto, di lasciarti qualcosa.

Qualunque cosa.

Dimensioni che per nostra fortuna possiamo ascoltare e visitare, buttandoci a capofitto senza guardare giù. E a volte, senza paura di cadere.

A volte sono storie leggere e altre volte potresti costruirci un muro, storie sia belle che terribili, con segreti e tante cose che spesso non sono possibili, non possono essere, finché ti rendi conto che sì, è vero.

È successo davvero.

Le storie di musica qui hanno tutte più di una cosa in comune.

Iniziamo dalla prima.

Non sono recensioni musicali, prima di tutto

E se a volte lo sembrano, è solo per provare a spiegarti meglio l’album.

Nessuna critica o voto, nessuna aula o lavagna di scuola, e il perché è semplice come dare un voto, appunto.

Il sottoscritto, che se vuoi è alla guida della navicella e ha il compito di provare a raccontarti queste storie, non ha competenze per parlare di un disco dal punto di vista tecnico.

La musica è comunque gran parte della mia vita, è un pilastro fondamentale, e mi manca l’aria al pensiero di svegliarmi una mattina e non poter ascoltare certi album.

A volte certe singole canzoni.

La musica è la colonna sonora perfetta per qualsiasi cosa stia facendo. Forse per te è lo stesso.

E nell’isola deserta con solo 5 album, vai pure tu, grazie.

Io resto qui, e se proprio sono costretto ad andarci prima voglio pensarci bene ripercorrendo le storie dei miei album preferiti. Alcune si trovano tra le pagine di questo blog.

Ammetto che per me il mondo delle recensioni, della Galassia Critica, è strano.

Credo abbia il potere di stimolare una discussione ma anche di dividere le persone. Del resto, ogni cosa ha pro e contro.

Una volta ho trovato scritto che Brothers In Arms dei Dire Straits aveva il difetto di essere un album troppo pulito. E non sono d’accordo. E non me ne frega di chi non è d’accordo con me. Vedi?

Sto scherzando, ovviamente.

Queste sono opinioni, che vanno benissimo.

Qua e là troverai il mio parere su un album o una canzone, sensazioni ed emozioni che sono le stesse dal primo ascolto fino a ieri. Fino a oggi.

Ma niente che si avvicini a una recensione di cui, forse, nel web non sentiamo il bisogno.

So guidare una navicella ma non so fare musica.

Ho solo un’infinita passione per la musica e una curiosità sfrenata per le storie, anche quelle musicali.

Ascolto tonnellate di musica, di diversi tipi, leggo quante più storie posso e mi piace raccontarle. Cerco di farlo qui.

Poi c’è il vinile.

So cos’è e com’è fatto, a casa ho un vecchio giradischi che apparteneva a mio papà. Ho qualche disco in vinile ma non tanti quanti ne vorrei.

Un giorno riprenderò la collezione di vinili e mi prenderò un nuovo giradischi. Certo che sì.

Qui troverai tante storie ma anche consigli e indicazioni su come creare la tua collezione di dischi in vinile, facendo in modo che duri nel tempo.

Perché il vinile? È presto detto.

È un amore nato perché alla fine, nella musica, non so fare altro che ascoltare.

Avevo solo bisogno del modo migliore per farlo.

Perché il modo migliore per ascoltare la musica (non contando i concerti dal vivo, che secondo me vincono qualsiasi contest musicale) è sentirla uscire dai solchi di un disco in vinile, sia chiaro.

È un fatto di libertà.

La musica scorre libera in un disco in vinile. Letteralmente, visto che i solchi hanno una superficie irregolare, come una pista di go-kart sulla sabbia.

Nelle casse di uno stereo per cd è già più imbrigliata. Sulle cuffie di un lettore mp3, è come tenere il Genio intrappolato nella lampada.

Quando lo lasci libero, ti rendi conto dei “fenomenali poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale” che avevi rinchiuso.

Uno spazio pieno di storie, e qui arriviamo al secondo punto in comune nelle storie di Legendary Cover.

La seconda cosa in comune di tutte le storie qui, sono le storie

That’s it.

Una cosa in comune delle storie sono le storie? Eh? Ma-Che-Cosa-Diavolo-Stai-Dicendo?

I racconti presi per come sono, verità, aneddoti autentici, cose e fatti realmente accaduti che hanno il potere di farti dire “wow” e possono farti esclamare “ma dai” ma che alla fine ti faranno articolare un semplice “mamma mia…

Storie che rendono straordinari e a volte incredibili (in-cre-di-bi-li) molti album.

Qui si raccontano storie per conoscere, per approfondire, per trovare rifugio in un mondo, il nostro, dove a volte c’è bisogno di partire per trovare conforto.

E da dove si parte? Molto spesso, ma non sempre, qui dentro si parte dalla copertina.

Il punto da cui tutto inizia o verso cui tutto converge, prima o poi.

Una copertina leggendaria, per un motivo o per l’altro.

La copertina è come l’istantanea di un album, una foto in cui non vedi sempre tutto se non scavi più a fondo.

Molte volte una copertina ha dentro più segreti e confessioni, sorrisi e lacrime, trionfi e disfatte, di quanto puoi immaginare.

La copertina come filo conduttore, per trovare sempre la strada di casa, come una navicella si muove senza problemi tra miliardi di corpi celesti seguendo una strada che nessuno vede, tranne lei.

Le storie che gravitano attorno a un album o a un artista sono la cosa più bella della musica, dopo ovviamente la musica stessa.

E i viaggi possono durare poco o tanto, dipende.

Qui, su Legendary Cover, quasi sempre durano tanto.

La Lunghezza dei “Viaggi”

Non c’è neanche bisogno che ti dica che la lunghezza degli articoli (i viaggi) è la terza cosa in comune nelle storie che scoprirai passando di qui ogni tanto.

Spesso sono articoli lunghi e certe volte sembrano non finire ma non preoccuparti, finiscono.

Perché qui non vogliamo bere sempre i soliti shottini che il web ci propone, articoli brevi e scheletrici per far presto, perché non c’è tempo, perché bisogna correre più veloci della luce.

Qui si corre ma il viaggio è lungo anni luce.

Ti puoi mettere comodo e goderti il viaggio, sperando che lo troverai piacevole, perché a volte è bello bere una bottiglia di buon vino, a piccoli sorsi, mettendoci il tempo necessario.

Tutto nei limiti dell’umano comunque. Nessun romanzo storico, nessuno vuole farti stare qui a vita. Sai che puoi tornare quando vuoi.

La musica, i dischi, le copertine: ogni mondo diverso l’uno dall’altro, ogni mondo con dentro altri mondi.

Certe volte le somiglianze sono tali che pianeti diversi si girano attorno, sfiorandosi e, a volte, toccandosi.

The Dark Side Of The Moon

Wish You Were Here

Animals

The Wall

The Final Cut

Tutti satelliti di un pianeta molto più grande, e molto più complesso.

Ci sono meteore e comete che passano una volta soltanto, alcune così luminose che la luce resta abbagliante per anni e anni.

Trout Mask Replica

Spiderland

Possiamo imbatterci nei big bang dell’universo, le esplosioni e i punti d’inizio di album d’esordio così importanti i cui effetti si espandono tuttora.

Closing Time

Appetite For Destruction

Led Zeppelin

Su Legendary Cover non si fanno distinzioni, si esplora qualsiasi genere musicale: rock, pop, jazz, elettronica, blues, musica sperimentale, fusion. E molto altro.

E se non fosse abbastanza, tutti gli articoli di copertina di questo blog hanno un’altra cosa in comune. L’ultima forse.

Sono tutti album nati per il disco in vinile

Forse sembrerà scontato e secondario, ma non lo è.

Sono tutti album che danno il meglio se ascoltati su disco in vinile perché nati quando il disco in vinile era ancora il supporto principale per gli ascolti (tranne qualche raro caso).

Ma non voglio rovinarti la sorpresa.

Se vuoi passare di qui, ogni tanto, li scoprirai un po’ alla volta.

Ti prometto che saranno qui ad aspettarti.

Sei su Legendary Cover: per ascoltare i dischi in vinile, ammirare le copertine e conoscere qualcosa in più sulla musica.

Buon viaggio.