Testo, Traduzione e Significato di
Clap Hands
Rain Dogs
1985
Tom Waits
Composta da: Tom Waits
(Il testo di questa canzone è inserito in questo sito solo come citazione per la traduzione e per cercare di spiegarne il significato.
É una divulgazione culturale per gli amanti della musica e per chi è curioso: non ci sono fini economici e tutti i diritti sul testo sono riservati agli autori.)
Clap hands
Sane, sane, they’re all insane
Fireman’s blind, the conductor is lame
A Cincinnati jacket and a sad-luck dame
Hanging out the window with a bottle full of rain
Clap hands, clap hands, clap hands, clap hands
Said roar, roar, the thunder and the roar
Son of a bitch is never coming back here no more
The moon in the window and a bird on the pole
We can always find a millionaire to shovel all the coal
Clap hands, clap hands, clap hands, clap hands
Said steam, steam, a hundred bad dreams
Going up to Harlem with a pistol in his jeans
A fifty-dollar bill inside a Palladio’s hat
And nobody’s sure where Mr. Knickerbocker’s at
Roar, roar, the thunder and the roar
Son of a bitch is never coming back here no more
Moon in the window and a bird on the pole
Can always find a millionaire to shovel all the coal
Clap hands, clap hands, clap hands, clap hands
I said steam, steam, a hundred bad dreams
Going up to Harlem with a pistol in his jeans
A fifty-dollar bill inside a Palladio’s hat
And nobody’s sure where Mr. Knickerbocker’s at
Shine, shine, a Roosevelt dime
All the way to Baltimore and running out of time
Salvation army seemed to wind up in the hole
They all went to heaven in a little row boat
Clap hands, clap hands, clap hands, clap hands
Clap hands, clap hands, clap hands, clap hands
Clap hands, clap hands, clap hands, clap hands
Applaudiamo
Sani di mente, sani di mente, sono tutti squilibrati
Il pompiere è cieco, l’accompagnatore è zoppo
Una giacca di Cincinnati e una dama dalla triste fortuna
Uscendo dalla finestra con una bottiglia piena di pioggia
Applaudiamo, applaudiamo, applaudiamo, applaudiamo
Ho detto urla, urla, il tuono e l’urlo
Il figlio di puttana non ritornerà più qui
La luna nella finestra e un uccello sul palo
Possiamo sempre trovare un milionario per spalare tutto il carbone
Applaudiamo, applaudiamo, applaudiamo, applaudiamo
Ho detto sfogati, sfogati, cento brutti sogni
Sta andando su ad Harlem con una pistola nei jeans
Una banconota da cinquanta dollari dentro un cappello di Palladio
E nessuno è sicuro dove sia Mr. Knickerbocker
Urla, urla, il tuno e l’urlo
Il figlio di puttana non ritornerà mai più qui
La luna nella finestra e un uccello sul palo
Possiamo sempre trovare un milionario per spalare tutto il carbone
Applaudiamo, applaudiamo, applaudiamo, applaudiamo
Ho detto sfogati, sfogati, cento brutti sogni
Sta andando su ad Harlem con una pistola nei jeans
Una banconota da cinquanta dollari dentro un cappello di Palladio
E nessuno è sicuro dove sia Mr. Knickerbocker
Brilla, brilla, un centesimo di Roosevelt
Fino a Baltimora e finendo il suo tempo
L’esercito della salvezza è sembrato cadere nel buco
Sono andati tutti in paradiso su una piccola barca a remi
Applaudiamo, applaudiamo, applaudiamo, applaudiamo
Applaudiamo, applaudiamo, applaudiamo, applaudiamo
Applaudiamo, applaudiamo, applaudiamo, applaudiamo
Significato di Clap Hands
In Clap Hands siamo sempre a New York.
A cambiare è la scenografia.
Non siamo più nella nave di Singapore ma su un treno a vapore, di quelli che fino agli anni ’40 passavano in mezzo alla città.
Clap Hands racconta cosa succede in un treno della linea A pieno di gente, come confermato da Tom Waits in un’intervista del 1985 a Nightlines:
I just tried to imagine all these eh… these guys going up the A-train. All the millionaires in tuxedos shovelling all the coal into the… y’know? Everyone’s hanging out of the window, y’know? Just kind of a little… dark little… kind of a Ralph Steadman eh drawing.
Ma non pensiamo che in questo treno ci sia la gente comune o le persone povere, umili frequentatrici dei mezzi a vapore, perché qui sono i milionari in frac a gettare il carbone (“Can always find a millionaire to shovel all the coal”) e il treno brucia anche sofferenze e brutti sogni (“Steam, steam a hundred bad dreams”).
E nella New York vista dagli occhi di Tom Waits ci sarebbe tanto da bruciare ed eliminare, come da lui detto nella fresca intervista “Hard Rain” del 1985 a Gavin Martin. Tom spiega che New York è una città pericolosa e piena di contraddizioni, visibili ogni giorno in tutte le strade:
New York is like a weapon, you live with all these contradictions and it’s intense, sometimes unbearable… It’s a place where you think you should be doing more about what you see around you, a place where the deadline to get the picture of the bum outside your apartment becomes more important than his deadline to get a crust or a place to sleep, which is a real deadline. You see things like the $400 shoe followed by the $500 ballgown stepping into the pool of blood from the bum that was killed the night before. That’s what I was trying to get in that song ‘Clap Hands’ – “You can always find a millionaire to shovel all the coal” because millionaires like to go places that are downbeat, that aren’t so chi chi.
I milionari amano andare in posti degradanti, forse perché così possono sentirsi migliori e più fortunati di chi ci vive perché costretto.
Allora la contraddizione di New York è dare più importanza al momento buono per una foto a un senzatetto piuttosto che capire il suo bisogno di mangiare qualcosa o trovare un posto dove dormire, una vera esigenza, una scadenza da portare a termine prima di domani.
L’incoerenza di New York è un paio di scarpe costosissime, e un proiettile che costa allo stesso modo.
Il contrasto allora è un gruppo di milionari che bruciano carbone, come bruciare i dolori di una città, perché se davvero non vogliono andare in posti “chi chi”, cioè inutilmente eleganti, allora forse è quello il posto per loro.
Poi, ovviamente, con le canzoni di Tom Waits non dovremmo scavare troppo, perché il significato più profondo dei suoi brani può anche non affiorare in superficie.
Ma il titolo, Clap Hands? Privo di collegamenti con il resto della canzone?
No, piuttosto il titolo definisce la canzone, una filastrocca in rima, ma il perché è chiaro conoscendo il brano The Clapping Song di Shirley Ellis.
Nella stessa intervista, Tom cita questa canzone popolare americana, con parole simili alla sua Clap Hands nel “ritornello”:
Well I just kinda embedded a nursery rhyme. Just a eh… You know, eh: “Wine, wine, why the goose drank wine/ the monkey chewed tobacco on the streetcar line/ The line broke the monkey got choked/ we all went to heaven in a little row boat” yeah.
“Shine, shine, a Roosevelt dime/ All the way to Baltimore and running out of time.”
Same meter…
Ed ecco le parole di The Clapping Song:
Three, six, nine, the goose drank wine
The monkey chewed tobacco on the streetcar line
The line broke, the monkey got choked
They all went to heaven in a little row-boat
Clap-Pat
Clap-Pat
Clap-Pat
Clap-Slap
E questo non è l’unico riferimento della tradizione americana.
Tom Waits nomina Paladin (“A fifty dollar bill inside of Paladin’s hat”), protagonista del famoso western USA Have A Gun Will Travel, che indossava sempre cappello e fascia in cui tenere i soldi, e il Roosevelt dime, la moneta americana da dieci centesimi.
Quanto a Mr Knickerbocker, è Diedrich Knickerbocker, personaggio del romanzo A History of New-York from the Beginning of the World to the End of the Dutch Dynasty, by Diedrich Knickerbocker (1809), di Washington Irving, un libro satirico sulla politica americana del 1800.
Per promuovere la sua opera Irving organizzò uno scherzo, che Tom Waits prenderà come riferimento in Clap Hands.
Irving sparse la finta notizia che Diedrich Knickerbocker, un ricco e famoso storico olandese immigrato negli USA, era scomparso dal suo hotel.
Il tocco geniale da parte di Washington fu aggiungere che, nel caso l’uomo rimanesse disperso, lui stesso avrebbe pubblicato un manoscritto che l’uomo aveva lasciato, dal titolo: A History of New-York from the Beginning of the World to the End of the Dutch Dynasty, by Diedrich Knickerbocker.
La polizia, ma anche la gente comune, cercò dappertutto Knickerbocker, che da buon personaggio di fantasia non si fece vivo, e Irving pubblicò il suo libro, svelando lo scherzo quando la notizia era sulla bocca di tutti.
E allora “And nobody’s sure where Mr. Knickerbocker’s at”
I piace non solo la vostra traduzione, ma trovo molto interessante anche la spiegazione dei significati. Penso che vi seguirò ancora piacevolmente. Saluto, Valter Gambirasio.