Can-Utility And Coastliners

Foxtrot

1972

Genesis

Composta da: Peter Gabriel, Tony Banks, Steve Hackett, Mike Rutherford, Phil Collins

Can-Utility And The Coastliners

The scattered pages of a book by the sea
Held by the sand, washed by the waves
A shadow forms cast by a cloud
Skimming by as eyes of the past
But the rising tide absorbs them, effortlessly claiming

They told of one who tired of all
Singing “Praise him, praise him”
“We heed not flatterers, ” he cried
“By our command, waters retreat
Show my power, halt at my feet”
But the cause was lost, now cold winds blow

Far from the north, overcast ranks advance
Fear of the storm accusing with rage and scorn
The waves surround the sinking throne
Singing “Crown him, crown him”
“Those who love our majesty,
Show themselves!”, all bent their knee

But he forced a smile even though his hopes
Lay dashed where offerings fell
Where they fell

“Nothing can my peace destroy
As long as none smile”
More opened ears and opened eyes
And soon they dared to laugh

See a little man with his face turning red
Though his story’s often told you can tell he’s dead

Bidoni del servizio pubblico e le navi da costiera

Le pagine sparse di un libro sul mare
Trattenute dalla sabbia, lavate dalle onde
Un ombra prende forma da una nuvola
Sfiorando come gli occhi del passato
Ma la marea crescente li assorbe, rivendicando senza sforzo

Hanno detto di uno che è stanco di tutti
Quelli che cantano “Lodalo, lodalo”
“Non prestiamo attenzione agli adulatori” gridò
“Per il nostro comando, le acque si ritirano
Ti mostro il mio potere, fermati ai miei piedi”
Ma la causa è andata persa, ora soffia il vento freddo

Lontano, da nord avanzano schiere di nuvole
Che accusano la paura della tempesta con rabbia e disprezzo
Le onde circondano il trono che affonda
Cantando “Incoronalo, incoronalo”
“Quelli che amano nostra Maestà
Si mostrino!” tutti piegarono il ginocchio

Ma sorrise forzatamente anche se le sue speranze
Si schiantavano dove le offerte cadevano
Dove cadevano

“Niente può distruggere la mia pace
Finchè nessuno sorride”
Più orecchie aperte e occhi aperti
E presto osarono ridere

Vedi un omino con la faccia diventare rossa
Anche se la sua storia è spesso raccontata puoi vedere che è morto

Significato di Can-Utility And The Coastliners

Il significato di questa canzone parte dal mare della copertina di Foxtrot.

Per prima cosa, c’è un sottomarino nell’angolo in alto a destra.

É un riferimento al sottomarino della US Navy fermo, in quello scorcio di anni 70, nel mare dell’Inghilterra, a puntare direttamente sulla Russia in modo inquietante.

Dalle coste inglesi, il sottomarino prendeva il posto delle navi costiere all’orizzonte.

Can-Utility And The Coast Liners parla anche della leggenda di Canuto il Grande (King Canute), re della Danimarca, Inghilterra e Norvegia nell’XI secolo.

Secondo la leggenda, aveva il potere di muovere le maree.

O almeno lui ne era convinto, la leggenda infatti è nota come “King Canute And The Tide”.

Il titolo è un altro azzeccato esempio di gioco di parole, a cui noi fan dei Genesis siamo abituati, grazie all’assonanza della parola Can-ute con Can-Utility, che si può tradurre con bidone del servizio pubblico, utilità del bidone, in ogni caso con qualcosa legato alla tutela ambientale.

La copertina di Foxtrot riprende anche questo concetto, con i delfini, in un’immagine che è molto legata al presente nonostante sembri antica.

La leggenda della marea presenta Re Canuto come un uomo illuso di poter comandare il mare; in una leggenda più antica è un re saggio e contrario al comportamento adulatorio dei suoi cortigiani

Dalla traduzione di Can-Utility And The Coast Liners:

Hanno detto di uno che è stanco di tutti
Quelli che cantano “Lodalo, lodalo”
“Non prestiamo attenzione agli adulatori” gridò
“Per il nostro comando, le acque si ritirano
Ti mostro il mio potere, fermati ai miei piedi”

Purtroppo, le richieste di Re Canuto restano vane, il suo trono affonda e gli altri continuano ad adularlo

The waves surround the sinking throne
Singing “Crown him, crown him”
“Those who love our majesty,
Show themselves!”, all bent their knee

Forse questa canzone ha un significato ancora più profondo di quello che c’è in superficie, come un oceano è molto più profondo di quello che sembra quando metti la testa sott’acqua.

Per esserne certi bisogna chiedere ai Genesis.

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