Testo di
Un Blasfemo
(Dietro Ogni Blasfemo C’è Un Giardino Incantato)

Non Al Denaro Non All’Amore Né Al Cielo

1971

Fabrizio De André

Composta da: Fabrizio De André

(Il testo di questa canzone è inserito in questo sito solo come citazione per cercare di spiegarne il significato.
É una divulgazione culturale per gli amanti della musica e per chi è curioso: non ci sono fini economici e tutti i diritti sul testo sono riservati agli autori.)

Mai più mi chinai e nemmeno su un fiore,
Più non arrossii nel rubare l’amore
Dal momento che Inverno mi convinse che Dio
Non sarebbe arrossito rubandomi il mio.

Mi arrestarono un giorno per le donne ed il vino,
Non avevano leggi per punire un blasfemo,
Non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte,
Mi cercarono l’anima a forza di botte.

Perché dissi che Dio imbrogliò il primo uomo,
Lo costrinse a viaggiare una vita da scemo,
Nel giardino incantato lo costrinse a sognare,
A ignorare che al mondo c’è il bene e c’è il male.

Quando vide che l’uomo allungava le dita
A rubargli il mistero di una mela proibita
Per paura che ormai non avesse padroni
Lo fermò con la morte, inventò le stagioni.

Mi cercarono l’anima a forza di botte…

E se furon due guardie a fermarmi la vita,
E’ proprio qui sulla terra la mela proibita,
E non Dio, ma qualcuno che per noi l’ha inventato,
Ci costringe a sognare in un giardino incantato,
Ci costringe a sognare in un giardino incantato
Ci costringe a sognare in un giardino incantato.

Un Giudice

Un Malato di Cuore