Testo e Significato di
Introduzione

Storia Di Un Impiegato

1973

Fabrizio De André

Composta da: Fabrizio De André, Giuseppe Bentivoglio

(Il testo di questa canzone è inserito in questo sito solo come citazione per cercare di spiegarne il significato.
É una divulgazione culturale per gli amanti della musica e per chi è curioso: non ci sono fini economici e tutti i diritti sul testo sono riservati agli autori.)

Lottavano così, come si gioca
I cuccioli del Maggio era normale
Loro avevano il tempo anche per la galera
Ad aspettare lì fuori rimaneva
La stessa rabbia, la stessa primavera…

Significato di Introduzione

Storia Di Un Impiegato è la vicenda di un giovane impiegato che, ricordando le rivolte del 1968, intrappolato nella sua vita, decide di ribellarsi nei confronti della società.

L’Introduzione è proprio il momento in cui il giovane ritorna al Maggio Francese del 1968, cinque anni prima.

L’uso del verbo “lottavano” alla terza persona plural, fa capire che il protagonista non faceva parte dei gruppi rivoluzionari contro capitalismo e imperialismo a quei tempi. Lui era uno spettatore passivo degli eventi.

Dall’altra parte delle barricate c’erano i “cuccioli” del Maggio, giovani studenti come lui, ed è proprio per questo che il pensiero torna a quei giorni. Per loro lottare era naturale come giocare. Avere tantissimo tempo per il gioco, aspetto tipico della gioventù, vuol dire averne tanto da spendere in prigione a causa delle rivolte.

Ma rivolte per cosa, precisamente?

Gli studenti del ’68 non andavano solo contro la società tradizionale, con richieste materiali ed economiche in favore delle classi più umili e povere, ma si scontravano contro ogni tipo di autorità. Si contestano i costumi, ogni forma di capitalismo, i valori delle tradizioni e il modo classico di vivere la società. Uno degli slogan tipici nel ’68 era: “Vietato vietare”.

Al di là delle potenzialità di queste rivolte per i rivoltosi del ’68 non c’è la volontà di una vera e propria conquista del potere, motivo per cui gli eventi del ’68 restano una bella alzata di voce, ma nient’altro che questo, senza un risultato concreto.

E mentre la manifestazioni vengono represse e spente lentamente da dentro, fuori tutti gli altri aspettano con la stessa rabbia. Con la stessa primavera.

Segno che è l’impiegato ad aspettare, a provare rabbia, sentendo dentro di sé la stessa primavera del ’68 nella successiva Canzone Del Maggio.

Canzone Del Maggio

La storia dell’Impiegato

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