Testo, Traduzione e Significato di
The Trial
The Wall
1979
Pink Floyd
Composta da: Roger Waters, Bob Ezrin
The trial
(Rumore di chiavi che aprono una serratura. Una porta aperta, passi in un corridoio. Rumore del martelletto per l’inizio dell’udienza)
Good morning, Worm your honor.
The crown will plainly show
The prisoner who now stands before you
Was caught red-handed showing feelings
Showing feelings of an almost human nature.
This will not do.
Call the schoolmaster!
I always said he’d come to no good
In the end your honor.
If they’d let me have my way I could
Have flayed him into shape.
But my hands were tied,
The bleeding hearts and artists
Let him get away with murder.
Let me hammer him today?
Crazy,
Toys in the attic I am crazy,
Truly gone fishing.
They must have taken my marbles away.
Crazy, toys in the attic he is crazy.
You little shit you’re in it now,
I hope they throw away the key.
You should have talked to me more often
Than you did, but no! You had to go
Your own way, have you broken any
Homes up lately?
Just five minutes, Worm your honor,
Him and me, alone.
Baaaaaaaaaabe!
Come to mother baby, let me hold you
In my arms.
M’lud I never wanted him to
Get in any trouble.
Why’d he ever have to leave me?
Worm, your honor, let me take him home.
Crazy,
Over the rainbow, I am crazy,
Bars in the window.
There must have been a door there in the wall
When I came in.
Crazy, over the rainbow, he is crazy.
The evidence before the court is
Incontrovertible, there’s no need for
The jury to retire.
In all my years of judging
I have never heard before
Of someone more deserving
Of the full penalty of law.
The way you made them suffer,
Your exquisite wife and mother,
Fills me with the urge to defecate!
“Hey Judge! Shit on him!”
Since, my friend, you have revealed your
Deepest fear,
I sentence you to be exposed
Before your peers.
Tear down the wall!
Il processo
(Rumore di chiavi che aprono una serratura. Una porta aperta, passi in un corridoio. Rumore del martelletto per l’inizio dell’udienza)
Buongiorno, vostro onore Verme
La corona dimostrerà chiaramente
Che il prigioniero che ora è in piedi di fronte a voi
È stato colto in flagrante a mostrare sentimenti,
A mostrare sentimenti di una natura quasi umana.
Questo non lo farà.
Chiamate il maestro!
Ho sempre detto che ne veniva nulla di buono
Alla fine, vostro onore.
Se avessero lasciato fare a modo mio
L’avrei rimesso in riga.
Ma avevo le mani legate,
I cuori teneri e gli artisti
Gli hanno permesso di farla franca.
Lasciate che lo bastoni oggi!
Pazzo,
Come un giocattolo in soffitta, sono pazzo
Sono davvero andato.
Devono avermi messo le rotelle fuori posto.
Pazzo, come un giocattolo in soffitta. È pazzo.
Tu, piccola merda, ci sei dentro ora,
Spero che buttino via la chiave.
Avresti dovuto parlare con me più spesso
Di quello che hai fatto, ma no! Dovevi andare
Per la tua strada, hai rovinato altre
Famiglie di recente?
Solo cinque minuti, vostro onore Verme,
Io e lui da soli.
Piccoloooooooooooo
Vieni dalla mamma piccolo, lasciami tenerti
Tra le mie braccia.
Signor giudice, non ho mai voluto
Che si mettesse in qualche guaio.
Perché mai avrebbe dovuto lasciarmi?
Verme, vostro onore, lasci che lo porti a casa.
Pazzo,
Oltre l’arcobaleno, sono pazzo
Sbarre alla finestra.
Doveva esserci una porta lì nel muro
Quando sono entrato.
Pazzo, oltre l’arcobaleno, è pazzo.
La prova dinanzi alla corte è
Indiscutibile, non c’è nessun bisogno
Che la giuria si ritiri.
In tutti i miei anni di giudizio
Non ho mai sentito prima
Di qualcuno più meritevole
Della pena completa per legge.
Il modo in cui li ha fatti soffrire,
La sua squisita moglie e sua madre,
Mi riempie di urgenza di defecare!
“Ehi Giudice! Cagagli addosso!”
Dal momento, amico mio, che tu hai rivelato
La tua paura più profonda
Ti condanno a essere esposto
Davanti ai tuoi simili.
Buttate giù il muro!
Significato di The Trial
“Tear down the Wall!”
Con queste parole sentenziate e ripetute da una folla immensa siamo quasi alla fine della storia, con The Trial è Pink che giudica sé stesso.
É ancora allucinato. Al processo c’è il maestro, la moglie e sua madre, le tre persone che l’hanno aiutato a creare gran parte del suo muro. C’è anche un oceano di gente, il pubblico che assiste all’udienza, ma più verosimilmente una rappresentazione della società.
Per Pink, la cosa peggiore che può succedergli è esporsi agli altri, con i suoi sentimenti e le sue fobie primordiali.
É questa la sua paura più profonda (“Since, my friend, you have revealed your deepest fear…”)
Il giudice, allora, lo condanna a ritornare “tra i propri simili” (“before your peers”), abbattendo il muro e tornando alla realtà.
Il giudice, enorme e spaventoso, è l’immagine creata dalla mente di Pink sul fatto di mostrarsi agli altri per chi è veramente.
Pink deve ritornare nella società.
Per lui è il peggio ma è anche l’unico modo per salvarsi. Pink può guarire dalla sua alienazione solo concedendosi agli altri, la sua più grande paura diventa la soluzione a tutto.
Ma non è tutto.
In un’intervista a Jim Ladd nel 1980, Roger Waters spiega un parallelo tra The Trial e i Pink Floyd che suonano in un grande stadio.
Cosa significa, realmente, suonare in un grande stadio? Qual è l’essenza di uno spettacolo di questo tipo?
I soldi.
Lo stadio è di gran lunga il posto peggiore per un concerto. Riunisci un numero impressionante di persone, molte delle quali non vedono e sentono nulla o quasi. Come se non fossero al concerto. Se riescono a godere dello spettacolo lo fanno con un risultato molto più basso di come potrebbe essere se l’ambiente fosse più intimo, ristretto.
L’unica ragione per suonare in uno stadio è il fruscio delle banconote e il tintinnio delle monete. É il denaro sonante. Sono i soldi a esibirsi. E i Pink Floyd, sul finire degli anni ’70, erano così famosi e il loro seguito talmente imponente che l’unico modo per radunare la mole di fan era uno stadio.
Intendiamoci, suonare davanti a una marea di persone era bello, ma voleva anche dire esporsi, mettersi in mostra, esibire debolezze, paure e compagnia bella.
Con il rischio di mettere un muro tra loro e tutto il resto.
C’è sempre questo rischio.
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