Testo, Traduzione e Significato di
Hey You

The Wall

1979

Pink Floyd

Composta da: Roger Waters

Hey you

Hey you, out there in the cold
Getting lonely, getting old
Can you feel me?
Hey you, standing in the aisles
With itchy feet and fading smiles
Can you feel me?
Hey you, dont help them to bury the light
Don’t give in without a fight.

Hey you, out there on your own
Sitting naked by the phone
Would you touch me?
Hey you, with you ear against the wall
Waiting for someone to call out
Would you touch me?
Hey you, would you help me to carry the stone?
Open your heart, I’m coming home.

But it was only fantasy.
The wall was too high,
As you can see.
No matter how he tried,
He could not break free.
And the worms ate into his brain.

Hey you, standing in the road
always doing what you’re told,
Can you help me?
Hey you, out there beyond the wall,
Breaking bottles in the hall,
Can you help me?
Hey you, don’t tell me there’s no hope at all
Together we stand, divided we fall.

(Rumore di una televisione che è accesa)
“Well, only got an hour of daylight left. Better get started”
“Isnt it unsafe to travel at night?”
“It’ll be a lot less safe to stay here. You’re father’s gunna
pick up our trail before long”
“Can Loca ride?”
“Yeah, I can ride… Magaret, time to go! Magaret, thank you for everything”
“Goodbye Chenga”
“Goodbye miss …”
“I’ll be back”

Ehi tu

Ehi tu, lì fuori al freddo
Sentendoti solo, sentendoti vecchio
Riesci a sentirmi?
Ehi tu, in piedi nella corsia
Con il prurito ai piedi e un sorriso sbiadito
Riesci a sentirmi?
Ehi tu, non aiutarli a sotterrare la luce
Non arrenderti senza lottare.

Ehi tu, lì fuori per conto tuo
Seduto nudo vicino al telefono
Vorresti toccarmi?
Ehi tu, con il tuo orecchio contro il muro
Aspettando che qualcuno chiami
Vorresti toccarmi?
Ehi tu, vorresti aiutarmi a portare la pietra?
Apri il tuo cuore, sto tornando a casa.

Ma era solo fantasia,
Il muro era troppo alto
Come puoi vedere.
Non importa come ci ha provato
Non potrebbe essere libero.
E i vermi hanno mangiato nella sua testa.

Ehi tu, in piedi in strada
A fare sempre quello che ti dicono
Puoi aiutarmi?
Ehi tu, lì fuori oltre il muro
Rompendo bottiglie in aula
Puoi aiutarmi?
Ehi tu, non dirmi che non c’è alcuna speranza
Insieme restiamo in piedi, divisi cadiamo.

(Rumore di una televisione che è accesa)
“Bene, ci rimane solo un’ora di luce. È meglio che iniziamo”
“Non è poco sicuro viaggiare di notte?”
“Sarà molto meno sicuro restare qui. La pistola di tuo padre a breve sarà sulle nostre tracce”
“Loca può guidare?”
“Sì, posso guidare…Magaret, è ora di andare! Magaret, grazie di tutto”
“Arrivederci, Chenga”
“Arrivederci Miss…”
“Tornerò”

Significato di Hey You

Ehi tu. Lì fuori, al freddo, puoi sentirmi? Vuoi toccarmi? Ti va di aiutarmi?

Hey You è la richiesta d’aiuto di Pink a qualcuno che non conosce (il generico “Ehi tu”). Qualsiasi persona.

Si rivolge a uno sconosciuto, in difficoltà come lui (fuori al freddo, nudo, solo e vecchio).

Sempre che riesca a sentirlo, da dentro il muro.

Chiede, a chiunque al di là della barriera che ha costruito tra lui e tutti, di non arrendersi senza lottare (al contrario di come ha fatto lui) e di non perdere l’orientamento, la direzione giusta (“Don’t help them to bury the light”).

C’è saggezza in Pink, su Hey You, e anche un soffio di ottimismo.

Pink immagina qualcuno che ascolta, fuori, con l’orecchio attaccato al muro; e qualcuno, indifeso (nudo) come lui, in attesa di una telefonata da casa (per Waters, il telefono è sempre metafora di casa).

Vuole tornare, ammesso che ci sia qualcuno ad aspettarlo (“Open your heart, I’m coming home”).

Pink sta fantasticando.

Non può uscire dal muro, sarebbe come arrampicarsi su pareti troppo alte (“But it was only fantasy, the wall was too high as you can see”); e più aspetta, più impazzisce (“And the worms ate into his brain”).

Nell’ultima strofa, un rimprovero (“Always doing what you’re told”) e la fiducia nel futuro (“Don’t tell me there’s no hope at all”) in mezzo alle grida d’aiuto di Pink.

Nell’ultima, splendida, frase è racchiusa tutta l’importanza di avere altre persone vicino: “Together we stand, divided we fall”.

Come se tutte le persone fossero mattoni dello stesso muro.

In questa canzone si passa continuamente dalla speranza allo sconforto.

Rumori di televisione accesa nel finale.

Dov’è Pink?

L’arpeggio iniziale di Hey You, prima traccia del secondo vinile di The Wall, sembra provenire da molto lontano (in effetti una persona doveva cambiare disco, dunque c’era una vera attesa tra Goodbye Cruel World e Hey You, che aiutava a creare lo stacco nella storia).

Pink è dentro quella stanza da tempo immemore.

Goodbye Cruel World

Is There Anybody Out There?