Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band è un elogio funebre a Paul McCartney?
La celebre copertina di una loro foto di gruppo racchiude il più grande degli enigmi sulla storia dei Beatles, vero o falso che sia.
Un enigma che ha suscitato la curiosità di milioni di fans per molto tempo. Paul McCartney è vivo, come sembra, oppure è un sosia?
James Paul McCartney, nato a Liverpool il 18 giugno 1942, divenuto il leggendario musicista dei Beatles e uno dei migliori compositori di tutti i tempi, con Ringo Starr è l’unico componente della band ancora in vita e in attività.
Ma c’è un alone di incertezza che pervade parte dei fans, un numero di persone molto più grande di ciò che crediamo. Un dubbio che si è insinuato in loro, li presi e non se n’è mai andato del tutto.
Molti di loro ancora oggi credono che i Beatles siano rimasti con il solo Ringo a ricordare i tre amici.
E non solo l’hanno sempre creduto, ma lo affermano.
Affermano che Paul McCartney sia morto nel 1966 in seguito a un incidente stradale. Inizia la leggenda PID (Paul is dead).
I rumors iniziarono nel 1969, quando il DJ Russell Gibb, in diretta nella radio WKNR di Detroit, ricevette una chiamata da un misterioso ascoltatore che dichiarò al pubblico di conoscere un grosso segreto riguardante i Beatles.
Aveva scoperto che Paul McCartney era morto in un incidente stradale, che la band decise di tener segreto il fatto, e che Paul fu sostituito dagli altri componenti della band da un sosia, e di aver trovato degli indizi sparsi in molte copertine e canzoni inseriti deliberatamente dalla band.
Verità, complotto, burla o semplicemente casualità???
“Paul is Dead”: la leggenda
La leggenda della morte di Paul McCartney inizia il 9 novembre 1966: Paul, dopo un litigio con gli altri componenti della band, esce dagli Abbey Roads Studios, sale sulla sua Aston Martin e si dirige verso casa.
Nel percorso fa salire una autostoppista di nome Rita, che dopo qualche minuto riconosce il bassista dei Beatles.
Dall’euforia della ragazza Paul si distrae, secondo una versione, non vede un semaforo rosso e per cercare di evitare un camion va a schiantarsi contro un albero. In un’altra versione si schianta contro il camion. In tutte e due le versioni, i due giovani muoiono sul colpo.
Quando il gruppo apprende la notizia, assieme al loro manager, decide di seppellire McCartney in totale segretezza per non sconvolgere praticamente tutto il mondo (il loro successo era stato enorme) e inizia a cercare un sosia per sostituire il defunto amico.
L’organizzazione di un concorso per trovare una persona uguale a McCartney a scopi pubblicitari è stata la “scusa” per trovare un sosia senza destare troppi sospetti.
Secondo alcune versioni della leggenda, il sosia si chiamerebbe William Stuart Campbell, un attore di origine scozzese, ma da altre fonti si chiamerebbe William Sheppard, un ex poliziotto canadese che prende il posto del vero Paul dopo essersi sottoposto ad interventi chirurgici per renderlo ancora più somigliante.
Avrebbe dovuto imparare a suonare il basso con la mano sinistra, visto che il vero Paul era mancino.
Proprio per questo motivo i Beatles escono di scena nel 1966 per qualche mese per poi ricomparire tutti con barbe e capelli lunghi, proprio per nascondere le differenze tra i due Paul.
Da quell’anno in poi I Beatles decidono di non si esibirsi più in pubblico, proprio per evitare differenze evidenti e che non potevano essere nascoste, come l’altezza e le movenze sul palco.
“Paul is Dead”: gli indizi
Dal quel giorno del 1969 i fans si scatenano alla ricerca di tutti gli indizi messi apposta dalla band nelle copertine dei dischi in vinile, ma non solo, molti conterrebbero anche messaggi nascosti decifrabili solo ascoltando i dischi al contrario.
Sembra quasi un film… si scatena la mania della ricerca in tutti i dischi… e quello che fa ancora più scalpore è che la band sembra disinteressarsi dell’accaduto lasciando un ombra di indifferenza ai fatti.
Gli indizi sparsi nei dischi della band hanno fatto credere che la storia fosse vera.
Tra le copertine dei Beatles più celebri, disseminate di indizi, c’è Abbey Road del 1969.
Paul è l’unico componente del gruppo che cammina scalzo. Il significato sarebbe collegato ad alcune tradizioni dove i morti vengono sepolti scalzi. Inoltre i componenti del gruppo sarebbero vestiti tutti in un ordine preciso: John Lennon in bianco a raffigurare la figura religiosa e spirituale, Ringo Starr tutto in nero come l’impresario di pompe funebri, Paul McCartney scalzo, che non tiene il passo, figura del cadavere che si prepara a essere sepolto. George Harrison, il becchino, in abiti da lavoro.
Nello sfondo, la targa dell’auto in secondo piano 28IF sembrerebbe indicare l’età di Paul se non fosse morto.
Altra copertina famosa, come detto, è quella di Sgt Pepper’s Lonely Heart Club Band, piena di fiori, come a un funerale, e tanti personaggi famosi defunti proprio all’età di 27 anni o in seguito a incidenti stradali.
Sul retro della copertina Paul sarebbe raffigurato di spalle con la scritta “Without You”accanto a lui e George che punta il dito su un verso “at five o’clock” alle 5 in punto, ora dell’incidente.
Questi sono solo due esempi che hanno fatto diventare questa storia una leggenda vera e propria. Ce ne sono moltissimi altri descritti nella storia di Sgt Pepper’s.
Bisognerebbe chiedere conferma a Paul McCartney, l’unico probabilmente che conosce la vera storia. A patto che sia il vero Paul McCartney.
Quindi, verità o solo un gioco?
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